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Dopo la raccolta fatta dal produttore, i fiori vengono sottoposti a una scelta e divisi in tre categorie: Extra, Prima scelta (A1), Seconda scelta (A2). I criteri della attribuzione ad una delle categorie sono determinati soprattutto in funzione della grossezza e del numero di petali del fiore, della lunghezza dello stelo, della sanità del fiore (che non deve recare macchie di antiparassitari o di fertilizzanti).
Poi i fiori della medesima categoria vengono riuniti in mazzi di 5, 10 , 20, 25, 50 steli fiorali secondo la specie.
Per verificare la freschezza dei fiori occorre fare i seguenti controlli:
– I gambi sono l’indice di verifica migliore poiché devono essere turgidi (sia che vengano conservati in acqua sia a secco) e la zona del taglio non deve essere nerastra, fracida o maleodorante (se conservati in acqua è indice di marcescenza).
– Le foglie non devono essere flaccide o appassite.
– La corolla deve essere eretta e i petali non devono avere ondulature od orlature opache.
I fiori che hanno subìto danni a causa del gelo si conservano difficilmente, presentano danni estetici e i boccioli non arriveranno mai alla fioritura.
I boccioli devono mostrare appena il colore, per avere la sicurezza che poi arriveranno ad aprirsi (es. Iris, Tulipa, Lilium).
Lo stadio di sviluppo alla raccolta è fondamentale per la maggior durata del fiore reciso e per ogni specie esiste uno stadio ottimale in cui va raccolto: un fiore reciso troppo in boccio difficilmente arriverà a schiudersi mentre uno reciso troppo tardi sfiorirà velocemente.
E’ preferibile recidere i fiori nelle ore più fresche della giornata e in giornate non ventose, poiché il vento accelera la disidratazione del fiore:
PREPARAZIONE
Subito dopo l’acquisto dal grossista, i fiori vanno tolti immediatamente dagli incarti, che potrebbero limitarne la traspirazione e quindi provocarne l’appassimento precoce a causa dell’umidità concentrata nell’incarto. Nella preparazione dei materiali floreali bisogna osservare le accortezze descritte nei prossimi paragrafi per evitare danneggiamenti e prolungarne la durata.
Fiori da lavoro Si chiamano con questo termine i fiori che servono per realizzare a breve termine un lavoro quale un addobbo per matrimonio, una corona funeraria, ecc. Essi avranno quindi un utilizzo quasi immediato senza che debbano essere conservati per la vendita all’interno del negozio. La preparazione di questi fiori sarà molto più sbrigativa poiché il loro preciso utilizzo sarà determinato in seguito, nel momento esatto in cui verranno composti. Tuttavia anch’essi richiedono delle cure che ora vedremo. Fiori da negozio Si chiamano in tal modo i fiori che vanno esposti in negozio all’interno dei vasi. Questi fiori avranno una cura particolare poiché dovranno apparire al meglio e attirare l’attenzione del cliente per pregio, bellezza e qualità.
Tolto l’incarto, bisogna tagliare l’elastico che lega il mazzo e tagliare la parte finale del gambo anche con delle cesoie e con taglio dritto. Non occorre effettuare la pulizia dei gambi poiché i fiori verranno utilizzati a breve termine e non sappiamo ancora precisamente quanto dovremo accorciarli.
Non lasciare mai i fiori fuori dall’acqua.
I fiori e i verdi delicati si conservano meglio se tagliati corti, quando l’utilizzo che ne faremo non richieda gambi lunghi.
Tolto l’incarto e tagliato l’elastico che lega il mazzo, bisogna effettuare le cure descritte di seguito: Manipolazione, Pulizia, Taglio dei gambi, Idratazione, Conservazione in vaso, L’acqua, I conservanti per fiori recisi, Altri accorgimenti per la conservazione in vaso.
MANIPOLAZIONE
– I fiori non vanno mai presi sotto il calice bensì verso la metà del gambo e delicatamente, per evitare rotture.
– Non appoggiare i fiori, specialmente se aperti, su superfici piane; infilarli invece in verticale all’interno di vasi.
– Non lasciare mai i fiori fuori dall’acqua.
Per la maggior parte dei materiali floreali, prima di immergere i gambi in acqua essi vanno ben puliti con il coltello da fiorista togliendo fogliame, spine e germogli fino al punto di massima immersione, sia per una ragione estetica sia soprattutto per prolungare la durata in vaso. Infatti il fogliame che rimane sotto il livello dell’acqua crea batteri: questi producono alla base dello stelo ostruzioni che impediscono l’assorbimento dell’acqua e inoltre accelerano il processo di putrefazione con produzione di gas etilene, che riduce sensibilmente la vita in vaso delle varietà floreali ad esso sensibili. Nel despinare le rose fare attenzione a non togliere con le spine la cuticola dello stelo perché altrimenti si accelera l’appassimento.
Occorre inoltre: pulire i fiori togliendo petali sciupati, rotti o malformati; recidere eventuali germogli laterali spezzati; staccare le foglie sciupate o rotte poiché tutti questi elementi accelerano la formazione di batteri con conseguente produzione di gas etilene.
TAGLIO DEI GAMBI
Subito dopo l’acquisto o la raccolta va immediatamente effettuato il taglio dei gambi. Per la maggior parte dei fiori il taglio va eseguito in obliquo perché la superficie di assorbimento sia maggiore; utilizzare un coltello ben affilato e non forbici o cesoie perché altrimenti la pressione esercitata sullo stelo potrebbe comprimere i vasi linfatici e ostacolare l’assorbimento dell’acqua.
I gambi cavi vanno preferibilmente tagliati sott’acqua, soprattutto quelli di grande sezione (es. Amaryllis, Helianthus): in questo modo si garantisce un rapido assorbimento lungo lo stelo e una veloce reidratazione del fiore; inoltre si evita la creazione di bolle d’aria nello stelo (embolia) che impedirebbero l’assorbimento dell’acqua.
Il taglio dei gambi va effettuato come segue, secondo la loro qualità.
Gambi bulbosi Eliminare con un taglio netto tutto il bulbo e una parte della zona biancastra alla base dello stelo in rapporto alla lunghezza di quest’ultimo (es.: Crocus, Hyacinthus, Iris, Narcissus, Tulipa) a meno che si voglia usare in composizione il fiore con il bulbo per un maggiore effetto decorativo.
Gambi lattici Tagliare, immergere per pochi secondi la zona del taglio in acqua bollente per asciugare il lattice che altrimenti impedirebbe l’assorbimento dell’acqua (es.: Euphorbia, Papaver) oppure sciacquare il taglio in acqua corrente.
Gambi nodosi Effettuare il taglio tra un nodo e l’altro (es.: Dianthus , Eustoma, Gypsophila).
Gambi cavi Effettuare un taglio netto obliquo (es.: Dahlia, Delphinium, Helianthus, Hippeastrum, Paeonia). Alla Gerbera (dal gambo fragile che potrebbe ripiegarsi) e all’Amaryllis (il cui fiore pesante potrebbe sfibrare il gambo a riccioli) è meglio fare il taglio orizzontale.
Gambi legnosi In alcuni casi è consigliabile effettuare il taglio “a becco di flauto”, ossia due tagli opposti a 45° (es.: Brassica, Protea).
IDRATAZIONE
Poiché nell’acquisto o nella raccolta i fiori rimangono a secco per un certo periodo di tempo più o meno breve, per eliminare lo stress che essi hanno subìto in questo lasso di tempo occorre metterli in vaso utilizzando acqua tiepida (20°C) lasciandoli rigenerare per alcune ore (almeno 12 se raccolti in giardino) prima di procedere a qualsiasi utilizzo.
CONSERVAZIONE IN VASO
Per una maggior durata in vaso bisogna:
L’ACQUA La quantità di acqua per il mantenimento dei fiori recisi in vaso varia da fiore a fiore. Possiamo individuare infatti tre categorie di fiori: gli idrofili, i mesofiti e gli xerofili. IDROFILI Sono fiori cui necessita una grande quantità d’acqua perché in natura vivono in un habitat umido, come il Lotus (Loto), il Papirus (Papiro), la Ligularia. Oppure perché, come nel caso della Rosa, l’assorbimento idrico avviene anche lateralmente attraverso lo stelo e quindi esso va in parte immerso. Le bulbose, abituate a una notevole riserva energetica derivante dal bulbo, recise necessitano di un grande apporto idrico: ad esempio la Zantedeschia (Calla), il Gladiolus (Gladiolo), il Lilium (Giglio). MESOFITI Sono fiori dai canali linfatici medio-grandi, che richiedono una media quantità d’acqua, come la Strelitzia reginae. Vanno quindi immersi in acqua per un terzo dello stelo controllando, soprattutto nei periodi caldi, che non rimangano a secco. XEROFILI Sono fiori che necessitano di poca acqua per ragione fisiologiche. Ad esempio le Orchidee già in natura, sviluppandosi sui tronchi degli alberi (epifite), sono adattate a scarsi apporti idrici. La Gerbera, già all’acquisto, si presenta senza foglie; inoltre l’assorbimento dell’azoto presente nell’aria (elemento vitale della pianta) avviene attraverso la leggera peluria che ricopre totalmente lo stelo. Immergendo lo stelo in molta acqua viene impedito l’assorbimento dell’azoto e, anche se la corolla mostra un bell’aspetto, il gambo marcirà precocemente. Lo stesso avviene per l’Aechmea, anch’essa dotata di una peluria bianca che ricopre le foglie. Gli steli legnosi hanno bisogno di un’immersione in acqua tiepida perché in tal modo la maggiore dilatazione dei vasi linfatici favorirà un maggior apporto d’acqua e una migliore apparenza del fiore. L’acqua tiepida è comunque consigliata per tutti i fiori. Conservante chimico Esistono in commercio conservanti liquidi o in cristalli, da sciogliere in acqua nelle dosi indicate sulla confezione, che permettono di prolungare la durata dei fiori in una percentuale dal 25 al 75%. Vi sono anche conservanti specifici per alcune varietà vegetali (es. Bouvardia, Hyacinthus, Prunus, Viburnum). Il conservante rallenta la formazione dei batteri, mantiene limpida l’acqua evitando l’odore sgradevole dell’acqua putrida, dà nutrimento al fiore. Inoltre il residuo di acqua con conservante, una volta appassiti i fiori, può essere utilmente usato per innaffiare piante in vaso. Alternative ai conservanti chimici In alternativa al conservante si possono usare: Se ci accorgiamo che nonostante tutte le precauzioni i fiori cominciano ad appassire:
I CONSERVANTI
Se necessario bisognerà reintegrare la soluzione acqua-conservante nel contenitore per compensare quella assorbita dai fiori o evaporata per il caldo.
Come abbiamo già detto, usando i conservanti non impiegare contenitori metallici poIché provocherebbero l’annerimento dei gambi.
ALTRI ACCORGIMENTI PER LA VITA IN VASO
PRONTO INTERVENTO
– Rinnovare il taglio.
– Se l’appassimento continua, immergere completamente il fiore in un contenitore pieno d’acqua tiepida e lasciarlo a bagno per il tempo necessario a fargli riprendere la naturale turgidezza.