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[mks_dropcap style=”rounded” size=”20″ bg_color=”#dd3333″ txt_color=”#ffffff”]A[/mks_dropcap]ffacciarsi commercialmente sul mercato floreale richiede oggi, ancor più di ieri, una solida preparazione nel settore.
Con l’avvento dei media e della comunicazione di massa il pubblico, fatto di possibili clienti, si è ampliato enormemente e con esso anche l’informazione che lo raggiunge attraverso diversi e sempre più rapidi canali: stampa cartacea, programmi televisivi e soprattutto internet che si è sviluppato a ritmi vertiginosi anche tramite i social network.
Il fiorista non è un semplice commerciante rivenditore di fiori, anche se la legge italiana lo considera attualmente come tale e quindi non richiede nessuna particolare formazione professionale – se non dei semplici adempimenti burocratici – per consentirgli di esercitare la sua attività lavorativa.
Il vero fiorista è in realtà un “artista del fiore”, un sapiente artigiano che crea le sue piccole e grandi opere d’arte in base alle sue conoscenze, allo studio, alla sperimentazione, alle attitudini e al genio. Improvvisarsi o affidarsi alla fortuna possono essere scelte rischiose se non addirittura fallimentari.
Come detto sopra, oggigiorno il pubblico dei potenziali clienti ha strumenti di informazione e comparazione molto più rapidi ed efficaci rispetto al passato ed è quindi in grado di valutare sempre meglio la qualità dei prodotti offerti. Se è pur vero che l’attività commerciale del fiorista è percentualmente molto legata a una clientela e ad un bacino d’utenza nel raggio di pochi chilometri dalla sua ubicazione locale, è anche vero che la sua immagine può essere rappresentata attraverso potenti strumenti di visibilità a distanza quali il sito internet e la pagina sui social network e quindi confrontata con quella dei suoi “concorrenti”. Per non parlare della vendita di prodotti online e delle trasmissioni floreali attraverso servizi che possono coprire addirittura tutto il territorio nazionale.
Tutto questo discorso ci porta a ribadire il concetto iniziale: la necessità di una seria preparazione tecnica.
Il grande pubblico e chi non si è mai accostato approfonditamente al settore dell’arte floreale non immagina lontanamente quanto tale attività richieda uno studio teorico e una pratica che dalla conoscenza del mondo dei fiori (che è solo il fondamento) si dirama come una rete attraverso varie discipline come l’architettura, la pittura, la scultura e le altre arti, per non parlare degli ambiti della moda, dell’interior design e di altri settori creativi. Il cammino del fiorista è infinito e ciascuno può decidere quanta strada percorrere.
Da tutto questo la necessità di frequentare preliminarmente una scuola professionale che possa trasmettere le indispensabili conoscenze teorico-pratiche per costruire le basi di una formazione che poi continuerà nel tempo attraverso altri strumenti conoscitivi (di cui parleremo in un prossimo articolo).