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Una valutazione dell’aspetto “geometrico” (sagoma, forma, grandezza) dei singoli fiori e fogliami ci consente di stabilire una classificazione utile per il loro migliore e appropriato utilizzo in composizione. Oltre alla classificazione per carattere, possiamo quindi altrimenti raggruppare i vegetali in quattro grandi categorie che suggeriscono la loro modalità di impiego.
LINEA
I fiori della “linea” hanno forma a spiga con flosculi attaccati allo stelo principale. I flosculi, ovvero i piccoli fiori che fanno parte dell’infiorescenza, possono essere attaccati direttamente allo stelo principale oppure a loro volta avere degli steli più o meno lunghi (pedicelli) di connessione allo stelo primario, senza tuttavia che l’apparenza a spiga dell’intero vegetale venga alterata.
Le foglie della “linea” possono essere singole (più o meno larghe) oppure steli ramificati che comunque ritengono l’aspetto lineare della spiga. I materiali di questa categoria sono importanti per definire e consolidare le linee, la dimensione e la sagoma del design floreale.
Il Gladiolus (Gladiolo) e l’Antirrhinum majus (Bocca di leone) sono ad esempio due fiori della “linea” molto diffusi. In aggiunta alla loro forma lineare a spiga, la sequenza di maturazione dal basso verso l’alto dei loro flosculi contribuisce a creare una naturale gradazione dal grande al piccolo che accentua il carattere ritmico ascendente. Le cime di questi due fiori crescono rivolte in alto anche quando lo stelo è collocato orizzontale in composizione. La rimozione dei boccioli apicali chiusi servirà a prevenire questo inconveniente. Inoltre, per quanto riguarda il Gladiolus, i boccioli terminali possono essere utilizzati all’interno della composizione per creare unità. Gli steli del Gladiolus e dell’Antirrhinum possono essere divisi in sezioni recanti uno o più flosculi da inserire all’interno della composizione sempre per creare unità. Un altro tipico fiore di questa categoria è la Liatris spicata, che, come esprime il suo nome, ha una forma rigida a spiga: tuttavia i suoi flosculi fioriscono con un andamento inverso, ossia con una progressione discendente dall’alto verso il basso della spiga, e questo conferisce allo stelo florale un’immagine di potente e saldo vigore. Altri fiori della “linea” molto diffusi sono la Matthiola incana (Violaciocca), il Delphinium (Speronella), e molte specie arbustive e arboree fiorenti in primavera come la Forsythia, il Salix, il Prunus pissardi nigra. Rami defogliati e non fiorenti come il Salix matsudana (Salice contorto) possono fornire linee ondulate o diritte. Tra le foglie della “linea” possiamo annoverare quelle del Gladiolus e dell’Iris, impiegate insieme ai fiori stessi per rinforzarne il concetto, l’Eucaliptus spiralus e il Citisus scoparius (Ginestra dei carbonai) che possono anche essere facilmente piegate per disegnare delle curve. Le piante verdi da appartamento, giudiziosamente potate, possono fornire anch’esse foglie utilizzabili per comporre: ad esempio la Cordyline fruticosa e alcune qualità di Dracaena e di Calathea.
FORMA
I fiori della “forma” sono quelli che attirano l’attenzione per via della loro particolare conformazione. Sono assai utili per creare la zona focale o un motivo di interesse nella composizione. Il Narcissus pseudonarcissus (Narciso), L’Iris barbata e le molte varietà di Lilium (Giglio), l’Heliconia appartengono a questa categoria. Le varie qualità di Orchidee sono ad esempio molto usate soprattutto per i bouquet da sposa, i corsage e le bottoniere. L’Anthurium, la Zantedeschia (Calla), la Strelitzia reginae (Uccello del paradiso) sono fiori significativi per linea, forma e colore molto usati nei design stilizzati contemporanei. Le foglie della “forma” sono quelle particolarmente attraenti per forma (es. Chamaedorea costaricana o Orecchio di coniglio) e/o colore particolari (es. Codiaeum, Aglaonema, Caladium, Maranta, alcune varietà di Begonia e di Calathea) o grandezza (Chamaerops). A causa del loro forte interesse visuale, l’uso di questi fiori e foglie deve essere valutato attentamente e limitato nella quantità per evitare un eccesso di enfasi. Sono anche solitamente materiali piuttosto costosi.
Tra i fiori esotici, la Protea fornisce una vasta gamma entro cui scegliere.
MASSA
I fiori della “massa” sono solitamente di forma rotonda o sferica. Possono essere singoli fiori, come la Rosa e il Dianthus caryophyllus (Garofano) oppure infiorescenze di forma tondeggiante, ellittica o conica, come l’Agapanthus, l’Allium, il Hyacinthus (Giacinto), la Syringa vulgaris (Lillà), la Buddleja. Si possono validamente usare nella zona focale e, se sono graduati in dimensione all’interno della composizione, possono sviluppare un ritmo interessante. Oltre ai fiori summenzionati, un fiore comunemente diffuso è il Dendranthema o Chrysanthemum nelle sue molteplici varietà grandi (Spider, Pompon, Fuji) e piccole multidirezionali. Altri esempi normalmente commercializzati nella vendita al dettaglio sono il Tulipa (Tulipano), la Gerbera jamesonii, il Ranunculus (Ranuncolo), l’Allium, l’Helianthus (Girasole). Tra i fiori da giardino quelli massivi sono ampiamente rappresentati e di facile reperibilità nella fioritura stagionale: ad es. Paeonia, Calendula, Zinnia, Dahlia, Gardenia, Gaillardia, Rudbeckia. Le foglie della “massa” sono spesso corte e larghe e servono a creare profondità prospettica e dare corposità all’insieme. Ad esempio: la Magnolia, la Gaultheria (Salal), l’Hedera helix, la Hosta, l’Aucuba, e durante la stagione invernale l’Ilex aquifolium (Agrifoglio) e i vari sempreverdi come l’Abies nobilis (Abete nobile), il Pinus (Pino), il Juniperus (Ginepro). Molti si trovano in natura.
RIEMPIMENTO
I fiori di “riempimento” sono quelli che abbiamo classificato come terziari: troppo piccoli per fare da protagonisti o collocati su steli di forma multidirezionale. Altri comuni riempitivi dall’effetto più o meno vaporoso sono la Gypsophila paniculata (Velo da sposa), il Solidaster, il Limonium (Statice). Tra i fiori da giardino troviamo ad esempio l’Aster (Astro), l’Astilbe, l’Iberis sempervirens (Iberide). Le foglie di “riempimento” sono generalmente piccole e di forma non particolare: Quercus (Quercia), Eucalyptus, Buxus sempervirens (Bosso), Asparagus sprengeri, Myrtus communis (Mirto).
Il Chrysanthemum, in alcune sue varietà di forma multidirezionale, è molto comune come riempitivo, soprattutto per lavori di grandi dimensioni.
I materiali di riempimento sono usualmente collocati nelle zone di transizione all’interno della composizione, magari per armonizzare fra loro zone più importanti, per legare uno all’altro fiori singoli e per dare profondità e tridimensionalità all’insieme.
CONCLUSIONI
Nella selezione dei materiali da comporre, il primo passo dovrebbe essere quello di classificare fiori e foglie secondo l’appropriata categoria del loro uso. I materiali da impiegare per la linea e la forma sono più facili da individuare, mentre quelli per la massa e il riempimento possono dare dubbi di scelta. Questa indecisione può essere risolta pensando alla scala in cui va realizzato il nostro lavoro.
Se prendiamo un Chrysanthemum morifolium, esso ha molti fiori su uno stelo multidirezionale. L’intero stelo rientra nella classificazione dei materiali riempitivi se lo usiamo così com’è tutto intero in una composizione di grandi dimensioni. Ma se dobbiamo realizzare una composizione di piccole dimensioni, ad esempio un centrotavola formale semisferico, possiamo staccare dallo stelo principale i singoli fiori e inserirli separatamente nella spugna e quindi utilizzarli come fiori della massa.