Arte Floreale - Copyright 2019-2020 All right reserved - PI: 11422390150
LA SCELTA DI FIORI E FOGLIE
La disponibilità di fiori freschi e foglie durante l’arco dell’anno è veramente vasta per chi vuole dedicarsi alla composizione floreale. I materiali adatti si possono trovare presso grossisti e venditori al dettaglio, vivaisti, nel proprio giardino (per chi ha la passione di coltivarli) e perfino nelle piante da appartamento. Che siano tipi comuni di vegetali oppure di qualità particolari per forma, colore, linea, ecc., chi è appassionato di arte floreale avrà sempre una spiccata attitudine a cogliere intorno a sé le potenzialità che un vegetale ha in sé per realizzare una nuova idea o per completare un lavoro già iniziato. Non solo, ma acquistando esperienza si proverà gusto a sperimentare sempre nuovi materiali e a creare personali tipi di composizioni.
La soddisfazione in questo campo sta proprio, fra l’altro, nel realizzare nuovi generi di design con materiali usuali e sperimentati tanto quanto nel combinare materiali mai prima usati e scoprirne così le potenzialità.
Poiché nella vendita al dettaglio sono prevalentemente rappresentati solo alcuni tipi di fiori sperimentati per la loro reperibilità e durata e per la forte richiesta da parte dei consumatori, si potrebbe pensare che il mercato offra poca scelta: in realtà offre una vasta scelta, soprattutto durante il periodo di fioritura stagionale. Ugualmente vi sono materiali facilmente coltivabili nel giardino di casa ma che non si trovano in commercio per via dei costi di produzione o della conservabilità.
Nel realizzare una composizione floreale, sia essa destinata alla commercializzazione o ad uso personale, la scelta di fiori e fogliami sarà dettata dalla reperibilità stagionale dei materiali, dal tipo e dalla dimensione della composizione, dalla qualità dei materiali impiegati, dal costo totale del lavoro ultimato.
CARATTERE DEI FIORI
Al di là del suo genere botanico attraverso il quale può essere classificato, ogni fiore esprime un preciso carattere connaturato alla propria forma e al modo di crescita in natura, ed è questa forma che dobbiamo individuare per sfruttare al meglio le potenzialità di quel fiore in composizione con altri elementi vegetali.
Una distinzione di fondo è tra fiori di carattere attivo e fiori di carattere passivo.
Il carattere attivo è caratterizzato da stazione eretta, andamento ascendente, tensione verso l’alto, slancio verticale, espressione di vitalità.
Il carattere passivo è caratterizzato da andamento discendente, caduta verso il basso, rilassamento, morbidezza, flessuosità, espressione di decadenza.
La conoscenza dei caratteri semplici dei fiori (ossia la loro definizione schematica) è indispensabile per creare i giusti accostamenti all’interno di una composizione in modo che essa abbia un’apparenza armonica.
Come tutti gli schemi anche questa classificazione è però solo un comodo riferimento didattico che va comunque interpretato con intelligenza.
Può darsi che un fiore ancora in boccio abbia un determinato carattere e quando è sbocciato ne assuma uno diverso come nel caso dell’Iris: mentre è in boccio ha carattere a spiga, quando è in piena fioritura diventa multidirezionale. Oppure può darsi che un fiore visto frontalmente abbia una certa sagoma completamente diversa da quella vista di profilo, come nel caso della Gerbera. Addirittura uno stesso fiore, essiccato, può cambiare notevolmente forma e quindi carattere.
Prestando attenzione a questi particolari, svilupperemo una capacità di selezione dei fiori dettata non astrattamente dalla loro forma ma dall’espressività del fiore nel suo ciclo vitale. Le sensazioni che i fiori ci comunicano sono talmente uniche e individuali da poter affermare che sono essi stessi a fare la composizione appellandosi alla nostra senbilità artistica e alla nostra abilità tecnica.
CARATTERI ATTIVI
A spiga. Esprime spinta ascendente, tanto più forte quanto meno ha ramificazioni laterali. Ha carattere ambizioso ed emergente, perciò si esprime anche sa ha poco spazio a disposizione come il Gladiolus (Gladiolo) in figura. Altri esempi: Delphinium, Antirrhinum Majus (Bocca di leone), Triticum.
Rigida. Forma eretta senza interruzioni con forte spinta ascendente. Ha carattere deciso, perciò ha maggior rilievo se accompagnata da pochi elementi posti in contrasto con essa, come la Liatris spicata in figura. Altri esempi: Typha, Tuberosa, Hyacinthus.
Multidirezionale. La spinta verso l’alto è frenata dal fatto che lo stelo principale ha tante ramificazioni laterali o dall’inflorescenza che si espande in varie direzioni. Poiché crea confusione ed ha carattere predominante, tende ad annullare ciò che ha intorno: ha bisogno perciò di spazio per esprimersi. Un esempio il Lilium (Giglio) in figura. Altri esempi: Chrysanthemum morifolium (Crisantemo), Avena.
Spezzettata. Ha poca spinta verso l’alto in quanto presenta numerose diramazioni che rispetto allo stelo principale hanno angolazioni accentuate ed irregolari. Crea confusione, ha carattere eccentrico e predominante sugli altri elementi circostanti tendendo ad annullarli: necessita perciò di molto spazio per esprimersi, come la Gypsophila paniculata (Velo da sposa) in figura. Altri esempi: Acacia dealbata (Mimosa). Contorta. Ramo con andamento tortuoso e sinuoso. Ha carattere estroso e predominante ed ha bisogno di molto spazio per esprimersi, come il Corylus avellana (Nocciolo contorto). Altri esempi: Liana, Salix matsudana (Salice contorto), Kiwi.
CARATTERI DI TRANSIZIONE
Morbida. Forma passiva con spinta attiva, che ritiene allo stesso tempo il carattere delle forme attive e di quelle passive: perciò è una forma di passaggio fra l’una e l’altra categoria. La tensione verso l’alto si attenua poiché l’estremità superiore tende a incurvarsi ricadendo. Per il suo carattere ambiguo ha bisogno di spazio per esprimersi al meglio. Esempio la Setaria in figura. Altri esempi: Freesia, Dendrobium, Phalaenopsis, Briza segromi.
CARATTERI PASSIVI
Semisferica. La spinta verso l’alto data dallo stelo si risolve nella corolla simile a una mezza sfera come il Dianthus (Garofano) in figura: ha perciò carattere tranquillo e riposante, inducendo stabilità e sicurezza. Altri esempi: Dahlia.
Sferica. La spinta verso l’alto data dallo stelo si risolve nella corolla simile ad una sfera come in molte cultivar di Rosa (vedi in figura): ha perciò carattere molto tranquillo e riposante conferito dalla rotondità della sfera. Altri esempi: Allium, Paeonia, Echinops.
Rotonda. Forma circolare piatta che, posta in sommità dello stelo, esprime senso di pesantezza, di compressione e appiattimento verso il basso, soprattutto se vista affacciata, come l’Helianthus (Girasole) in figura. Ha carattere tranquillo e riposante. Necessita di spazio intorno per meglio esprimersi. Altri esempi: Helichrysum (Elicriso), Gerbera jamesonii, Scabiosa.
Cascante. Dal punto di vegetazione si sviluppa verso il basso. La spinta verso il basso aumenta con l’aumentare delle ramificazioni laterali. Un esempio è l’Amaranthus caudatus. Altri esempi: Hedera helix.
Riassumendo: la forma a spiga è la massima espressione della spinta verso l’alto, però più aumentano le ramificazioni laterali, più tale spinta verso l’alto diminuisce; la forma cascante è invece la massima espressione della spinta verso il basso e perciò per essa vale la regola inversa: più aumentano le ramificazioni laterali, più aumenta la sua forza verso il basso.